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Smart Parking arriva a Mestre

Il sistema permetterà di pagare con il telefonino e di gestire l'intera sosta, prolungandola se necessario a distanza. Gara di Venis per dotare quasi 2 mila stalli a strisce blu di sensori e numeri di riferimento. Il via dalla primavera 2018

Gara da 550 mila euro per dotare Mestre di un moderno sistema di sosta sulle strisce blu a pagamento e di gestione integrata delle zone a traffico limitato. Lo scopo principale è quello di monitorare gli stalli di sosta su strada, per fare in modo che sia distinguibile lo stato di occupazione (libero o occupato) e di rendere visibile velocemente agli ausiliari della sosta se lo stallo è occupato da chi ha regolarmente pagato il ticket o da abusivi. Migliorando, si spera, la vita di chi il parcheggio deve pagarlo perché l’uso della tecnologia servirà a facilitare il pagamento anche online, utilizzando lo smartphone.

Investimento in tecnologia. Per Mestre la rivoluzione della sosta passa obbligatoriamente per un investimento tecnologico. E per questo la gara per affidare i lavori la gestisce Venis, la partecipata del Comune che si occupa di internet e servizi software per il Comune di Venezia, e che ha lavorato al progetto con Avm.

Quasi duemila sensori. Il progetto prevede di piazzare sensori in 802 stalli delle strisce blu della zona rossa (attorno a piazza Ferretto) e in 42 stalli disabili e ancora in 1.051 stalli della zona arancio (quella tra quartiere Piave e Corso del Popolo) più i 54 riservati ai disabili. In totale si parla, di quasi 2 mila posti auto da gestire con la tecnologia visto che l’appalto interessa la fornitura di 1.949 sensori, da posizionare sotto l’asfalto o a raso, e da collegare ad una piattaforma software che comprende anche diverse applicazioni per smartphone e palmari.

Pronto per marzo 2018. «L’aggiudicazione della gara è prevista entro fine ottobre e l’attivazione del nuovo sistema invece è prevista entro marzo 2018», spiega Alessandra Poggiani, direttore generale di Venis. «L’obiettivo è avere un controllo telematico della sosta che riduca il margine di errore nel lavoro degli ausiliari a massimo il 3% di errore contro il 15 per cento attuale conseguente al fatto che gli ausiliari della sosta girano a piedi per controllare il corretto utilizzo degli stalli e non possono essere ovunque nello stesso momento», spiega l’assessore alla mobilità del Comune, Renato Boraso.

Sensori e numeri. Gli stalli delle strisce blu del centro di Mestre saranno quindi numerati, come succede da anni nella vicina città di Treviso, e dotati di sensori di controllo che inviano dati sull’occupazione del posto auto alla centrale di controllo di Avm che sarà parte della grande smart control room del Comune di prossima attivazione. Sul parcometro per pagare la sosta andrà indicato numero dello stallo e la targa del proprio mezzo.

Il progetto finanziato dai fondi Pon Metro 2014-2020 fa parte degli interventi del Piano operativo del Comune di Venezia e prevede l’installazione di sensori singoli ma anche sistemi video, di un software centrale di gestione e monitoraggio della sosta negli stalli che verranno connessi ai palmari degli ausiliari del traffico intenti a cercare gli abusivi della sosta. Vita dura per i furbi. L’intento è di rendere difficile la vita a chi non paga la sosta ma anche di migliorare la vita a quanti devono parcheggiare e oggi si barcamenano tra foglietti del “Gratta e parcheggia” e parcometri (che non sono mai troppi). Non sarà più necessario esporre sul parabrezza il ticket del pagamento dello scontrino del parcheggio perché tramite il controllo della targa gli ausiliari del traffico e la polizia locale controlleranno in tempo reale la regolarità del pagamento.

Disco orario virtuale. E si potrà comunicare una sosta breve con un disco orario “virtuale”, sempre inserendo numero dello stallo e della targa sui parcometri.

App per pagare online. Si punta a fornire, attraverso una App da installare sul telefonino, informazioni in tempo reale sulla disponibilità di stalli liberi per trovare velocemente un posto libero. E si potrà pagamento via web (attraverso il portale di Venezia unica) allungando se necessario il tempo di sosta.

Offerte entro metà settembre. La gara scade il 18 settembre e chi , tra le aziende concorrenti, risulterà vincitore avrà 110 giorni di tempo per fornire l’intero sistema tecnologico pronto per essere attivato.

 

di Mitia Chiarin
la Nuova di Venezia e Mestre