Una “cabina di regia” a disposizione delle amministrazioni per migliorare la vita di residenti e visitatori
Un “cervello digitale” al servizio dei cittadini, che studia, interpreta e analizza dati per ottimizzare la mobilità e la sicurezza della metropoli del futuro. È la Smart City Control Room di Tim: una “cabina di regia” a disposizione delle amministrazioni per migliorare la vita di residenti e visitatori. Più di un’idea, è una realtà resa possibile grazie all’intelligenza artificiale, ai sensori per l’Internet of Things, al cloud computing e alla connettività della rete mobile di nuova generazione 5G.
Una rivoluzione che parte da Venezia, dove nella cornice dell’Isola Nuova del Tronchetto è stata installata la prima struttura. La città da cui è passata buona parte della storia d’Europa è una delle smart city più avanzate del Paese.
La Smart Control Room rileva ed elabora dati, garantendo il pieno rispetto della privacy, e flussi video provenienti dalle diverse centrali e dai sensori distribuiti sul territorio e li mette a disposizione, in tempo reale, di un team di operatori esperti delle strutture coinvolte: Actv/Avm, Centro Maree, Comune, Polizia Locale, Protezione Civile, Venis e Veritas.
L’obiettivo: analizzare in tempo reale la gestione dei flussi turistici e di traffico, le imbarcazioni in transito nei canali, il passaggio dei mezzi pubblici. Fino alla disponibilità dei parcheggi e alle previsioni meteo, fondamentali per il delicato ecosistema della Serenissima. I video-wall della sala di controllo permettono agli analisti di verificare eventuali esigenze di intervento in tempo reale, garantendo gli alti standard di sicurezza e privacy necessari per un progetto di questo tipo, unico in Italia per l’elevato grado di innovazione messo in atto.
La Control room veneziana raccoglie l’eredità delle sperimentazioni avviate a Torino, centro di studio dei nuovi progetti europei per la sicurezza urbana. O delle esperienze di Firenze e Bari Matera 5G, dove il progetto smart city è stato rodato per la gestione dei flussi pedonali e il monitoraggio strutturale dei parcheggi. Un bagaglio di conoscenze che confluisce nella nuova cabina di regia veneziana, dove sicurezza, tecnologia e privacy si uniscono per portare le città italiane nel futuro.
Ma sono molti i casi in cui questa tecnologia può essere messa al servizio della vita collettiva: dalla gestione intelligente del traffico agli spazi di aggregazione collettiva, il controllo della raccolta dei rifiuti fino al monitoraggio dei flussi di persone. Che ogni giorno attraversano le città sempre più coinvolte nel processo di digitalizzazione del Paese.
Tutte iniziative rese possibili dall’IoT, l’internet delle cose, che con l’infrastruttura della rete veloce 5G mette in dialogo sensori, server e strumenti di rilevazione per dare risposte alle sfide urbane della contemporaneità.
Si tratta di esempi virtuosi di collaborazione pubblico-privato, in cui le amministrazioni comunali hanno posto le basi per un modello di smart city fondato sullo sviluppo della rete. Progetti che saranno estesi ad altre città italiane per renderle sempre più connesse e intelligenti col coinvolgimento degli enti locali, interessati a fornire un servizio per la cittadinanza capace di rendere più efficiente, dinamico e sicuro il tessuto urbano. Grazie anche al contributo di Olivetti, digital factory del gruppo Tim per le soluzioni IoT, che hanno ampliato e arricchito di funzionalità il progetto Smart Control Room di Venezia.