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Venezia virtuosa per il Whistleblowing

A poco più di un anno dal conseguimento del Premio Innovazione di Smau Padova per aver promosso, a partire dalla trasparenza e dalla lotta alla corruzione, un percorso che garantisce la partecipazione dei cittadini alle scelte dell'Amministrazione, e a quattro mesi della consegna del "Premio Forum PA 2017: 10x10 = 100 progetti per cambiare la PA", Venezia conquista un ulteriore importante riconoscimento in tema di “Segnalare la corruzione nei Comuni” diventando un “esempio virtuoso” per quanto riguarda il sistema informativo per la raccolta delle segnalazioni (whistleblowing) adottato dall'Amministrazione. Un sistema ideato e strutturato interamente all'interno dell'Ente, grazie a Venis SpA, che tutela adeguatamente la riservatezza dell'identità del soggetto segnalante. ll riconoscimento è arrivato con la pubblicazione del “Rapporto sulle Relazioni dei responsabili per la Prevenzione della Corruzione nei capoluoghi di provincia italiani” redatto da Transparency International Italia, Riparte il futuro e Civico 97 e presentato questa mattina a Roma alla presenza ANAC Raffaele Cantone. Uno studio nato da una petizione lanciata nel 2016, “Voci di giustizia”, per chiedere di accelerare il processo di discussione e adozione del disegno di legge sulla protezione dei whistleblower, ovvero coloro che decidono di segnalare episodi di corruzione e malaffare sul proprio posto di lavoro e per questo rischiano di subire mobbing e ritorsioni. Il Rapporto diventa così un modo, da una parte per rappresentare il livello di attuazione della misura che dovrebbe agevolare l'emersione di condotte illecite, dall'altro evidenziare la carenza del sistema di tutela della segretezza dell'identità del dipendente pubblico. Proprio in questo frangente Venezia è stata citata come punto di riferimento tanto da riservare ampio spazio all'interno del Rapporto ad una intervista a Franco Nicastro, responsabile del Servizio Anticorruzione e Trasparenza del Comune di Venezia, per spiegare la validità del sistema adottato. Nello specifico è stato sottolineato come il Comune ha introdotto un nuovo “meccanismo a doppia criptografia, attraverso il quale il dipendente si connette, si registra e si identifica accedendo al software per la segnalazione. Il sistema richiede l'inserimento dei dati minimi perché la segnalazione sia accoglibile evitando così il rischio di delazione. Una volta caricati questi estremi, la segnalazione è inviata al sistema e il dipendente riceve via email o sms un codice tramite il quale può controllare lo stato del procedimento e aggiornare la segnalazione. Contestualmente il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione (RPC) riceve una notifica, inizia le verifiche del caso, e, se ritiene, prende in carico la segnalazione con il sistema che informa immediatamente il dipendente dell'avvio dell'istruttoria, la quale deve concludersi entro 90 giorni. Solamente nel caso in cui l'RPC decidesse di segnalare il fatto all'autorità giudiziaria, a questa verrà consegnata tutta la documentazione al cui interno è presente il nominativo del segnalante. Un sistema, in vigore dal 17 dicembre 2015, che aderisce perfettamente alle Linee Guida previste dall'ANAC garantendo un livello di anonimato anche superiore a quello richiesto dalla stessa Autorità. "Rientra nella nostra mission aziendale realizzare applicazioni a servizio dell'Amministrazione e dei cittadini - spiega l'Amministratore Unico di Venis Spa, Paolo Bettio - Come tutte le altre applicazioni del Comune di Venezia, anche questa che rappresenta un innovativo sistema di contrasto alla corruzione è a disposizione di tutte le altre amministrazioni d'Italia, in riuso gratuito. Inoltre il Comune di Venezia rende disponibile il Whistleblower anche come Software As A Service. I Comuni interessati potranno inoltrare la loro richiesta via email all'indirizzo anticorruzione@comune.venezia.it»

Link del sito: https://whistleblowing.comune.venezia.it/